Nelle Marche, e nel centro Italia con nomi diversi, non c’è Pasqua senza Crescia di Pasqua, un lievitato ricco di uova e formaggio dalla caratteristica forma di panettone, cotto in un tipico contenitore in alluminio che somiglia ad un “vaso svasato”.
Ne esiste però anche una versione dolce sempre della tradizione contadina quindi rustica, poco zuccherosa ma molto gustosa e profumata, insomma “Quasi Dolce”.
Veniva arricchita con ciò che si aveva a disposizione come uvetta, canditi, anice, visciole…
Questa che vi propongo è una mia versione in cui ho inserito le deliziose visciole di Amarena di Cantiano all’insegna della tradizione ed aggiunto del mango per una nota di freschezza in vista della bella stagione.
L’ho poi glassata in superficie con del cioccolato bianco per renderla ancora più golosa.
Ingredienti
Per uno stampo da 20 cm di diametro.
Per la Crescia dolce:
Per la glassa:
Strumenti
Passaggi
Crescia dolce:
In una spianatoia o in planetaria disporre le farine, lo zucchero ed il lievito di birra sbriciolato.
Aggiungere parte di uova e latte ed iniziare ad impastare con il gancio o a mano.
Continuare a versare il latte a filo e le uova, una alla volta per farle ben amalgamare.
Aggiungere poco per volta anche il burro con i semi di baccello di vaniglia e pizzico di sale.
Incorporare anche il mango disidratato e formare un panetto liscio. Far lievitare per circa 3 ore, ben coperto, in un ambiente non troppo freddo.
Spolverare il piano da lavoro con farina, stendere il panetto ed inserire le visciole scolate ed asciugate, inserirle tra le pieghe dell’impasto, arrotolando e chiudendo di nuovo il panetto.
Imburrare abbondantemente tutto lo stampo per Crescia e riporci il panetto.
Lasciarlo lievitare ben coperto per circa un’altra ora.
Spennellare con tuorlo e latte mescolati insieme e cuocere in forno statico e preriscaldato a 180°C per circa 30 minuti.
Per la glassa:
Sciogliere il cioccolato bianco ed il burro di cacao separatamente e poi unirli mescolando.
Immergervi la parte superiore della Crescia dolce. Se necessario fare più passate, per un risultato più coprente.
Prima che la glassa rapprenda decorare con mandorle a lamelle tostate, visciole ben scolate e spolverata di mango disidratato!
Spero che questa ricetta vi sia piaciuta, vado ad assaggiarla con questo bellissimo sfondo di campagna marchigiano/romagnola.
Spero che la ricetta vi sia utile e vi piaccia, per qualsiasi domanda sono a disposizione ma ricordatevi di seguirmi anche su
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Alla prossima,
Anita 🙂
Dosi variate per porzioni
