PIZZA FATTA IN CASA

Ciao a tutti, vedendo i risultati del sondaggio su Instagram( mi trovate come @anitaletizi ) ho constatato con piacere il vostro apprezzamento quindi, ecco la ricetta della pizza! Il cibo per eccellenza, simbolo della tradizione culinaria italiana, conosciuto ed imitato in tutto il mondo! ( ma vi prego, la pizza all’ananas va bandita!)
Ma quali sono le origini della pizza?
Diciamo che tutto risale all’epoca precristiana, quando gli Egizi e i Romani iniziarono a cuocere sulla pietra cereali tostati e macinati fino ad ottenere sempre più un impasto simile al nostro pane con l’aggiunta di lievito.
Gli Egizi scoprirono il lievito e i Romani realizzarono dei dischi di pane con pietanze sugose da inserire sopra.
Il termine pizza veniva già usato in alcuni scritti risalenti attorno all’anno Mille in Abruzzo e Molise.
Nel Rinascimento, a Napoli, la pizza divenne ufficiale grazie ad un poeta e saggista, Benedetto di Falco, il quale diceva che la focaccia in Napoletano si chiamava pizza ed era una focaccia condita con aglio, strutto e sale grosso.
Nel ‘600 poi venne introdotto il pomodoro ( proveniente dall’America ) che iniziò ad essere utilizzato per condire la pizza, in una versione simile a quella che conosciamo oggi. Nell’800 venne introdotta la mozzarella. A consumarla era il popolo ma anche principi e regnanti.
La sua approvazione ufficiale arrivò nel 1889 quando i sovrani d’Italia, re Umberto I e la regina Margherita si recarono a Napoli per una visita.
Furono accolti dal miglior pizzaiolo dell’epoca, Raffaele Esposito che realizzò per loro tre pizze classiche: la Mastunicola ( strutto, formaggio, basilico ), la Marinara ( pomodoro, aglio, olio, origano ) e la pizza pomodoro e mozzarella ( pomodoro, olio, mozzarella e origano). La Regina apprezzò a tal punto quest’ultima pizza, che richiamava i colori del tricolore italiano, ringraziando per iscritto il pizzaiolo. Egli per contraccambiare diede il nome di Margherita alla sua creazione in onore della regina. Da qui in poi la pizza si è diffusa in tutto il mondo ottenendo il riconoscimento dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.

Per questa ricetta mi sono ispirata alle buonissime pizze di Federica Buccoli, le sue ricette sono fantastiche! Io ho provato ad apportare qualche modifica sui tempi di lievitazione diminuendo la quantità di lievito e anche nel condimento a base di pomodoro. Spero che anche la mia versione vi possa piacere…La pizza che vedete in foto è alla napoletana con mozzarella ma potete farcirla come più vi piace!
Questo impasto si prepara la mattina prima per la sera dopo, sì lo so richiede tante ore di lievitazione ma basta organizzarsi e ve lo assicuro, ne vale la pena!

pizza acciughe e capperi
  • DifficoltàMedia
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti:

Per un 1 kg di farina:
  • 400 gFarina 0
  • 400 gFarina Manitoba
  • 200 gFarina integrale
  • 15 gLievito di birra fresco
  • 560 mlAcqua
  • 80 gStrutto
  • 30 gSale
  • q.b.Passata di pomodoro
  • q.b.sale, olio e.v.o, origano/ basilico
  • q.b.Mozzarella fiordilatte

Preparazione :

Con questa dose vengono 5 pizze tonde in una teglia
  1. Ore 11:00 –> in una terrina o in planetaria munita di gancio, versare le farine ed aggiungere pian piano l’acqua, mescolando. Sbriciolare il lievito di birra ed aggiungerlo al composto, continuare a versare l’acqua ed impastare. Versare lo strutto a poco a poco per farlo assorbire ed infine il sale. Coprire l’impasto con pellicola o canovaccio e lasciarlo riposare a temperatura ambiente.

  2. Ore 13:00 —> Scoprire l’impasto ed appiattirlo un po’ dandogli una forma rettangolare, poi ripiegare portando la parte superiore ed inferiore verso il centro e fare la stessa cosa con gli altri due lati. Ripetere questa operazione per 4 volte aspettando 10 minuti tra una piega e l’altra.

    Restituire all’impasto una forma tondeggiante senza compromettere la piegatura.

    Dopodiché coprire la pizza con la pellicola e far riposare in frigo per circa 26 h quindi fino alle 16:00 di pomeriggio del giorno dopo.

  3. Il giorno dopo alle ore 16:00—> togliere dal frigo l’impasto.

    ore 18:00 —> Prendere l’impasto e formare 5 palline da 400 g circa. Coprire con pellicola o canovaccio e lasciar lievitare a temperatura ambiente fino alle 19:30 circa.

  4. Ore 19:30 —> ungere la teglia con olio d’oliva, prendere la pagnotta di pizza e stenderla sulla teglia con le mani, partendo dal centro così da creare il cornicione.

  5. PIZZA

    Stendere la passata di pomodoro precedentemente condita con olio, sale, origano/basilico. Condire a piacere, io ho utilizzato capperi, acciughe, aglio a pezzetti privato dell’anima e prezzemolo.

  6. pizza acciughe e capperi

    Infornare a 250°C in forno statico e preriscaldato per i primi 10 minuti nella parte bassa del forno ( pavimento ) poi aggiungere la mozzarella e cuocere nel ripiano alto per circa 5 minuti o comunque finché la mozzarella non si sarà completamente sciolta.

  7. pizza margherita

    Questa è la versione margherita.

  8. retro della pizza fatta in casa

    Versione street- food al taglio, ecco il retro.

  9. Il cornicione si presenta ben alveolato.

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Non perdetevi anche questa tradizionale ricetta marchigiana:https://www.quasidolce.it/crescioline-di-pasqua/

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Pubblicato da anitaletizi

Mi chiamo Anita Letizi, classe 2001, marchigiana, diplomata in pasticceria. Amo il vintage, soprattutto gli anni '50. Sul blog scrivo ricette e pensieri (Blog di Anita Letizi).

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