CRESCIOLINE DI PASQUA

Ciao a tutti! Vi propongo un antipasto alternativo per il pranzo pasquale: le crescioline di Pasqua, delle mini cresce salate cotte nello stampo dei muffin! Un’ idea moderna e divertente che parte dalla tradizione.
Qui nelle Marche non può mancare sulla tavola la crescia di Pasqua: un lievitato a base di uova, parmigiano e pecorino ( infatti è anche nota come Torta al Formaggio ) e olio e.v.o.
Il nome, crescia, è dovuto al fatto che grazie alla lievitazione l’impasto “cresce” fino a raddoppiare o triplicare il suo volume originario. Viene cotta in stampi appositi in alluminio a forma di “vaso” che le conferiscono il suo tipico aspetto, ma un tempo veniva usato il coccio.
Ne esistono molteplici versioni, con più o meno formaggio, olio o arricchite con altri ingredienti a seconda della tradizione familiare.

crescia di Pasqua

Le sue origini potrebbero risalire al Medioevo, ad opera delle monache del monastero di Santa Maria Maddalena a Serra de’Conti. (AN)
Le prime ricette furono ritrovate proprio in questo luogo e sono datate intorno al 1848, ciò fa pensare che prima di allora la ricetta venisse tramandata oralmente. Vi è una simbologia religiosa che accosta la dose di quaranta uova dei primi ricettari alla Quaresima.
Sono tradizioni ben radicate nella nostra regione e anche nella mia famiglia la preparazione delle cresce è un “rito” che si ripete ogni anno il Giovedì o Venerdì Santo e si conclude con la cottura nel forno a legna dei miei nonni ma purtroppo quest’anno, a causa delle prescrizioni per la pandemia, non ci siamo potuti riunire.
Esiste anche una versione dolce con canditi nell’impasto ed una glassa di copertura.


CONSIGLI:
– Queste crescioline salate che vi propongo, sono state arricchite con formaggio a cubetti e noci ma potete anche ometterli, verranno buone lo stesso!
– La quantità di burro può essere sostituita con l’olio e.v.o.
– Se utilizzate il formaggio a cubetti vi consiglio il pecorino semistagionato
-La crescia e le crescioline possono essere accompagnate da salumi come salsiccia secca e salame oppure, per una versione vegetariana, da uova sode, insalata… e chi più ne ha più ne metta! Si accompagna con un buon vino rosso locale.

CURIOSITÀ:
Dalle mie parti esiste anche una festa dedicata alla crescia di Pasqua: “La festa d’la Crescia sai Cucon” (crescia con le uova), che si svolge a fine aprile a Montegiano di Mombaroccio (PU).

crescia di Pasqua muffin
  • DifficoltàBassa
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo3 Ore
  • Tempo di cottura20 Minuti
  • Porzioni12 crescioline
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti per circa 12 crescioline di Pasqua:

  • 2Uova grandi grandi (oppure 3 medio/piccole)
  • 75 gFormaggio grattugiato ((30 g di pecorino e 45 g di parmigiano))
  • q.b.Pepe
  • 25 gBurro fuso
  • 10 gSale
  • 25 mlOlio extravergine d’oliva
  • 15 gLievito di birra fresco
  • 50 mlLatte
  • 300 gFarina 00
  • 30 gFormaggio pecorino a cubetti
  • 25 gNoci

Strumenti

  • 24 pirottini per muffin
  • stampo per muffin

Preparazione delle crescioline di Pasqua:

  1. uova e olio per preparare le crescioline

    Rompere le uova, sbatterle leggermente e aggiungere l’olio e.v.o. sempre mescolando.

  2. burro

    Versare il burro fuso e mescolare.

  3. lievito sciolto nel latte

    Sciogliere il lievito nel latte tiepido ed aggiungerlo al composto.

  4. pepe nell'impasto crescioline

    Aggiustare di pepe.

  5. formaggio pecorino e parmigiano

    Aggiungere il pecorino e il parmigiano.

  6. sale

    Aggiustare di sale ( circa 15 g )

  7. farina

    Incorporare man mano la farina.

  8. impastare

    Iniziare ad impastare.

  9. noci e formaggio

    Trasferire l’impasto in una spianatoia, fare un incavo in cui inserire le noci ed il formaggio a cubetti e poi impastare. Se non si gradiscono le noci e il formaggio a cubetti si possono omettere, il risultato sarà ugualmente buono.

  10. piallatura delle crescioline

    A questo punto formare delle palline da 50 g ciascuna.

    Ho realizzato un video in cui si può vedere in modo dettagliato come si formano delle palline lisce, questo procedimento è detto pirlatura. ( Vi lascio la videoricetta qui in fondo).

  11. crescioline prima della lievitazione

    Disporre le crescioline di Pasqua negli appositi stampi da muffin con i pirottini.

    (i pirottini non vanno imburrati a differenza degli stampi tradizionali delle cresce)

    Ricoprire con un canovaccio e lasciar lievitare per circa 3 ore.

  12. crescioline dopo la lievitazione

    Ecco le piccole cresce pasquali dopo la lievitazione.

  13. infornare le crescioline

    Infornare a 180°C in forno statico e preriscaldato per circa 20 minuti. (Fare eventualmente la prova stecchino).

Le crescioline si conservano per diversi giorni a temperatura ambiente coperte con un canovaccio per non farle seccare. (sotto un mantil, canovaccio/ tovaglia in marchigiano).

Quest’anno la situazione non lo permette ma la crescia di Pasqua è perfetta per i pic-nic fuori porta di Pasquetta e questa versione mignon è ancor più pratica.

Spero che vi piaccia! Se la realizzate vi prego di pubblicare una foto con l’hashtag #ricettedianita!

Vi allego una bellissima poesia di Daniela Gregorini che rende bene l’idea della magia che suscitava e che suscita ancora, il “rito”della preparazione delle Cresce di Pasqua nelle nostre zone.

VERSIONE DIALETTALE:

Armànnt

Ènn svégghi i ucc’lìn chᵊ giòcn sa ‘l bongiórn

-sciàln stamatin-, lᵊgàt ènn lᵊ campàn,

tutta per lóra è l’aria pinna d’ luc’.

È svégghia la Paoletta, i occhi birbi d’ c’ràsa,

sguilla dal lètt per gì a véda. È ora.

È svégghia da chél dì la nònnsa che sfacènda

tra i tigànn, è pronta per raprì ‘l fórn.

’ènn tutti malì davanti, tutt éll vicinàt,

nisciùn ch’ fiàta, nisciùn ch’ è da per lù…

colmò sarà stàt davanti al sepolcr sànt?

Ècc s’aràpr clé sportèll ch’arpàrava la vista

cóm ‘l sipàri d’un teàtr scupèrchia la scéna…

-Oooh !!! sènt a fa la Paoletta

che sgómta tra i zinài lónghi dlé dònn.

L’ svàmp dlé cresc’ ariva anca ma lìa 

che spegn per véda calcò…

-Armànnt ! – i róga la nonnsa,

la pìa sui bracc’, i dà ‘n bascìn su la ganascia.

-Ooooh !!! fa la Paoletta, ch’armànn 

davanti a le cresc’ gonfi, e sé slénguisc’.

Drenta la cambra le arpónn’n, 

sa ‘n mantìl bianc l’arcòpr’n.

-è v’gìlia Paoletta, mo per te ‘na sentinella…-

Cresc’, fiulìna dòra, mó armànn a colmò

e non lascià gì mai d’ fa: -Oooh !!!

Daniela Gregorini

TRADUZIONE:

Rimani

Sono svegli gli uccellini che giocano col buongiorno/-godono stamane- legate sono le campane, / tutta per loro è l’aria piena di luce. /È sveglia Paoletta, occhi furbi di ciliegia, /scivola dal letto per andare a vedere. /È sveglia da tanto sua nonna che sfaccenda/fra i tegami, è pronta per aprire il forno. /E ci sono tutti lì davanti, tutto il vicinato. Nessuno che fiata, nessuno che è da solo…/ così sarà stato davanti al santo sepolcro? /Ecco che si apre quello sportello che riparava la vista come il sipario di un teatro scoperchia la scena…/-Óóóh !!! sente fare Paoletta/ che sgomita tra i grembiuli lunghi delle donne./L’odore forte delle cresce (di Pasqua) arriva anche a lei/ che spinge per veder qualcosa…/-Rimani ferma!- l’ammonisce sua nonna,/la prende in braccio, le dà un bacio sulla guancia. / -Óóóh !!! fa Paoletta, che rimane meravigliata/ davanti alle cresce gonfie, con l’acquolina in bocca. / Dentro la camera le ripone, / con una tovaglia bianca le copre. / -è vigilia Paoletta, ma per te una sentinella*…-/ Cresci, bambina adorata, ma rimani così/ e non smettere mai di fare: -Óóóh!!!

Daniela Gregorini

Canale YouTube di Anita Letizi: https://www.youtube.com/user/anitaletizi

https://youtu.be/GU7iF0M0h0E

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Pubblicato da anitaletizi

Mi chiamo Anita Letizi, classe 2001, marchigiana, diplomata in pasticceria. Amo il vintage, soprattutto gli anni '50. Sul blog scrivo ricette e pensieri (Blog di Anita Letizi).

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