Ormai credo sia scontato ripetere che amo gli anni ’50 in fatto di look, oggetti vintage, macchine ecc. ma amo anche il modo delicato e galante che i ragazzi avevano nell’approcciarsi alle ragazze.
Non sto parlando di “inginocchiamenti” o baciamano che ormai sono a dir poco anacronistici, ma di quelle piccole accortezze e gesti carini che fa sempre piacere ricevere e che fanno la differenza.
Abbiamo voluto la parità, è vero ed è giusto, ma questa deve corrispondere secondo me a pari dignità tra uomo e donna nella sostanza… ma la forma va mantenuta perché siamo sì uguali ma anche diversi.
Per galanteria maschile intendo farsi trovare per primi ad un appuntamento, cedere il passo all’entrata di un locale, aiutare una ragazza a scendere dalla macchina o porgerle il braccio se ha il problema di barcollare sui tacchi, preoccuparsi di riaccompagnarla a casa se non ha un mezzo o un passaggio, offrirsi di pagare un conto anche se poi non è d’obbligo farlo, è il gesto quello che conta.
D’altra parte le ragazze dovrebbero essere con loro meno aggressive e non ostentare la loro “pseudo-modernità”.
Credo che i ragazzi di oggi dovrebbero farsi dare qualche consiglio dai loro nonni che sapevano comportarsi a modo, avevano iniziativa anche a costo di “beccarsi” un rifiuto, bisogna saper rischiare…
Penso che i ruoli vadano mantenuti perché si tratta di un gioco delle parti che rende vivo il rapporto tra uomo e donna e rientra nel normale corteggiamento.
Sembrerò antica ma se per antichi si intendono certi valori, allora sono orgogliosa di esserlo.
Anita
P.S:
- Vi consiglio di guardare il film “Le pagine della nostra vita” dell’immagine di copertina se non l’avete ancora fatto!
- Se volete farvi due risate sul tema guardate anche questo video: https://youtu.be/uorw0jo6V88