IL MONDO DOPO IL CORONAVIRUS

IL MONDO DOPO IL CORONAVIRUS

il mondo dopo il Coronavirus

Il momento particolare che stiamo vivendo è impossibile scordarlo.

Ritornare alla normalità come la intendevamo fino ad ora credo sia un’utopia , anzi, non dobbiamo tornarci perché adesso abbiamo una consapevolezza in più: il mondo com’era non andava poi così bene.

Mentre tutto scorreva freneticamente ed un po’ meccanicamente, una corsa al tempo, una staffetta continua per portare a termine tutti gli impegni della giornata, è arrivato questo virus.

Come un fulmine a ciel sereno ci ha costretti a fermarci e ci ha mandato in tilt, noi che eravamo un po’ insofferenti e che non potevamo permetterci neanche un secondo di pausa.

Ci ha reso consapevoli che la nostra, non era più una giornata ma una lista di cose da fare e da spuntare in un elenco infinito.

Nonostante tutto il male e la sofferenza che questo periodo ci sta lasciando, ci sta anche esortando a riflettere, a guardare dentro noi stessi, a non essere superficiali, ad apprezzare di più le piccole cose che alla fine sono quelle essenziali.

Bisognerebbe prendere esempio dai contadini, che, con la potatura degli ulivi, eliminano tutto ciò che è superfluo.

È importante ricordarsi chi siamo e com’eravamo per poter fare a meno di quello che non ci serve veramente.

Dobbiamo coltivare le nostre passioni, quelle che ci spronano ad andare avanti, essere avidi di conoscenza, sperimentare, trovare la nostra strada, essere grati per ciò che abbiamo e non insoddisfatti per ciò che non abbiamo.

Considerare tutto questo come un’opportunità per riscoprire il bello della solitudine, dello stare bene con se stessi conoscendosi meglio, poter viaggiare con la fantasia e riscoprire il gusto della lettura.

Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci e ritrovarci in famiglia per cucinare insieme i piatti della tradizione che fanno parte della nostra cultura e amore per il cibo.

Anche se i social ci hanno aiutato ad accorciare le distanze, abbiamo imparato ad apprezzare di più la vita reale.

Ritrovare anche il piacere dell’attesa ed il gusto della lentezza può essere un aspetto positivo.

Purtroppo fino ad ora non abbiamo avuto un interesse a conoscerci in modo serio perché tutto doveva essere “consumato” velocemente mentre una conoscenza approfondita richiede volontà e tempo.

Forse capiremo, o forse l’abbiamo già capito, l’importanza di un abbraccio, di un contatto, di una stretta di mano e ritorneremo ad emozionarci per le piccole cose che davamo per scontate e che ora ci appaiano meravigliose ed irraggiungibili.

La paura che in questo momento stiamo provando è umana ed è “nobile” perché ci porta a ragionare ed essere empatici tra di noi.

La solidarietà è un valore primario di cui non dovremmo più fare a meno.

Questo periodo ci ha portato a reinventarci, a metterci in gioco e trovare un’alternativa.

Ognuno a proprio modo ha cercato di mettere a disposizione degli altri i propri talenti.

Sono nati così molti corsi online, lo smart-working da casa, i concerti, le dirette social, la didattica a distanza che ci permette di continuare a studiare.

Quest’ultimo è un metodo che si sta rivelando efficace e di cui era stato precursore il maestro Alberto Manzi che, con le sue lezioni trasmesse in televisione negli anni ’60, contribuì a diminuire il problema dell’analfabetismo in Italia.

Il suo non era un semplice insegnamento ma rappresentò un modo per rendere il mondo più curioso, consapevole e con uno sguardo verso il futuro.

In questo periodo abbiamo riacquistato un senso di orgoglio, di appartenenza ad una nazione come la nostra che ha tanta storia e cultura alle spalle, nonché bellezza straordinaria.

Certamente dopo il coronavirus ci sarà da impegnarsi parecchio per risollevare la nostra economia e far ripartire il Paese che si è fermato ma ricordiamoci che dopo aver superato momenti difficili come epidemie e guerre, si esce più motivati e spinti da grande slancio.

Teniamo a mente che dopo periodi bui sono sempre nate grandi idee, dopo ogni Medioevo c’è un Rinascimento.

Una via di uscita potrebbe essere quella di privilegiare prodotti italiani e mete turistiche all’interno del nostro “Bel Paese”.

Superato questo periodo non dobbiamo poi dimenticarci di chi siano i veri eroi, ovvero tutti coloro che hanno messo a repentaglio la propria vita per salvare quella degli altri come medici e sanitari ma anche noi in qualche modo possiamo esserlo se continueremo a comportarci con senso civico ed in modo responsabile.

Molte persone si stanno già impegnando ma poi sta a noi costruire un mondo più consapevole abbattendo la superficialità e sostituendola con la conoscenza e l’informazione.

Spesso ci sentiamo un po’ sconfortati e smarriti, come delle scatole vuote ma se guardiamo bene in fondo troviamo qualcosa…una sorta di vaso di Pandora da cui sono usciti tutti i mali del mondo ma che racchiude ancora la speranza.

Quella speranza che ci riporta ai valori fondamentali come la sobrietà, la solidarietà, il rispetto, l’onestà che devono essere custoditi come un dono prezioso.

Niente sarà come prima perché potrà essere meglio di prima, ma solo se sapremo trarne insegnamento.

Canale YouTube: https://www.youtube.com/user/anitaletizi