Le ragazze si educano fin da piccole con libri e storie dal lieto fine.
Si raccontano loro delle fiabe in cui si afferma l’ esistenza del principe azzurro che arriva fiero e coraggioso a salvarti la vita.
E inizi a crederci sul serio anche quando sei adulta.
Quando magari ti senti triste, disperata…eccolo lì che si può presentare il principe azzurro in tutto il suo splendore.
Arriva e ti rassicura, ti appare coraggioso, bello, intelligente, ti appare “ perfetto”.
“Oh finalmente ho trovato l’ uomo giusto, è un angelo, non ha un difetto, nessun vizio, nessun problema, ma solo lati positivi!”
Ed ancora…
“Questo è l’inizio del mio sogno, ora è arrivato, si sta realizzando ciò che ho sempre desiderato, è così gentile e mi riempie di frasi dolci e di attenzioni!”
Ma…attenzione, questo può essere l’ inizio di un incubo, l’ inizio di un percorso in cui ci faremo soltanto del male, faremo del male a noi stesse…
La gelosia immotivata, i comportamenti assurdi, le scenate…
E’ un chiaro segnale che il nostro principe si trasformerà pian piano in una bestia.
“Ma sì, e mi dovrei pure lamentare? No, significa solamente che tiene a me, dovrei esserne contenta…”
Poi i primi schiaffi, i primi pugni…Per non parlare della violenza psicologica che a volte fa più male di quella fisica, quella che ti denigra e ti fa sentire una nullità.
“Ma sì è fatto così…e poi se n’è reso conto e ha risolto tutto, pensa che mi ha portato dei fiori e dei cioccolatini! Romantico no?”
E così la situazione peggiora e ogni giorno avvengono casi di violenza sulle donne, casi addirittura di femminicidio, ma continuiamo ad avere due fette di prosciutto come paraocchi!
Se ci pensiamo bene, anche la fiaba di Cenerentola in realtà non ha avuto un bel finale.
La protagonista ha sposato un uomo che non era veramente innamorato di lei, un perfetto sconosciuto.
Come faceva il principe ad amare sul serio Cenerentola se non ha saputo neanche riconoscerla?
Se per trovarla si è affidato ad una scarpa, una semplice scarpa, sì, certo, di cristallo, che lei aveva dimenticato al ballo. E poi, cosa da non sottovalutare, non si è neanche scomodato a cercarla personalmente in capo al mondo ma ha incaricato altri.
Però, ritornando al discorso del principe/ bestia, c’ è una favola molto più profonda “La Bella e la Bestia” ed è anche da poco uscito il film.
Bella si innamora della Bestia, magari apparentemente questa storia può sembrare irreale ma non lo è, ha una morale molto importante:
NON SOFFERMARSI ALL’ ASPETTO FISICO E VEDERE LA BELLEZZA INTERIORE, LA BONTA D’ ANIMO, LA GENTILEZZA.
La Bestia secondo me rappresenta una persona che inizialmente si può considerare spregevole, insignificante perché al contrario del principe azzurro qui emergono subito i difetti, ma Bella è andata ben oltre questo, ben oltre l’ apparenza e con il tempo e conoscendolo meglio, si è innamorata di lui, di lui come persona.
La Bestia, d’altra parte, ama davvero Belle. Apprezza la sua sincerità, la sua allegria, la sua passione per la lettura (infatti le mette a disposizione l’intera biblioteca) , la lascia andare dal padre sofferente, anche se sa di rischiare la sua vita e di perderla perché la vuole libera di scegliere se tornare da lui o meno, si fida di lei, non è egoista, ma desidera la sua felicità.
Sul finale la Bestia si trasforma e diventa un bellissimo principe,
anche se agli occhi di lei, lui era già bello; lei infatti lo amava già da prima.
…E vissero per sempre felici e contenti, consapevoli di ciò che sono, senza maschere, felici di accettare i reciproci “ difetti” ed imperfezioni e di guardare insieme verso il futuro con amore e rispetto.