LA VOLPE E L’UVA

Vi ricordate la famosa favola di Esopo “La volpe e l’uva”?

Una volpe affamata tenta invano di afferrare l’uva bella matura ma dopo tanti sforzi inutili afferma: “Tanto era acerba!”

A chi di noi non è mai successo di comportarsi come la volpe?

Non riuscendo ad ottenere i risultati sperati abbiamo bisogno di consolarci demolendo il nostro obiettivo iniziale.

Vogliamo autoconvincerci che non era poi così importante, ambito e desiderato anche se non è proprio così…

reagire ad una sconfitta sostenendo di non aver mai desiderato in fondo la “vittoria” non è credibile, si inganna solo se stessi e lo si fa male.

Accusare le circostanze e il mondo avverso per un proprio fallimento, invece che prendersi le proprie responsabilità ed ammettere l’insuccesso, è più semplice.

Cadere è normale, l’importante è rialzarsi e non arrendersi.

La volpe, furba quale è, avrebbe potuto trovare una soluzione alternativa, c’è sempre un piano B.

Magari avrebbe potuto chiedere aiuto ad un altro animale, ammettendo i propri limiti.

Arrendersi mai, se si desidera veramente qualcosa con la costanza si riesce ad ottenerla o perlomeno ad arrivare a dei risultati che si avvicinano a quelli sperati.

Per raggiungere il traguardo non occorre poi screditare l’avversario, c’è posto per tutti!

“Sgomitare” per arrivare alla meta non è mai producente a lungo andare.

Una sana competizione sprona sempre a dare il massimo ma essere invidiosi dei successi altrui con il bisogno di sminuirli o criticarli gratuitamente non è costruttivo e non ci aiuta a migliorare.

A proposito di animali, sui social esistono i cosiddetti “leoni da tastiera” cioè persone che non hanno il coraggio di palesarsi ed insultano anche in modo pesante il lavoro altrui, semplicemente per una loro frustrazione personale. Pensano che così facendo possano scoraggiare le persone motivate ma non è così, il miglior modo di reagire è prenderla con ironia!

Alla fine la volpe è una figura simpatica ed innocua, quindi forza volpe, ritenta, ce la puoi fare!

A seconda dell’articolo che uscirà qui sul blog, sul profilo Instagram (@anitaletizi) ci sarà un test a tema , naturalmente senza prendersi troppo sul serio!

Vi aspetto,

Anita

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QUESTIONE DI EMPATIA

I RAGAZZI E LA GALANTERIA

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Pubblicato da anitaletizi

Mi chiamo Anita Letizi, classe 2001, marchigiana, diplomata in pasticceria. Amo il vintage, soprattutto gli anni '50. Sul blog scrivo ricette e pensieri (Blog di Anita Letizi).